Marco Giannetti – Tristezza
La tristezza si sveglia prima di me, non si fa trovare impreparata e mi fa la sua accorta accoglienza; non la scaccio via, la tengo buona perché non chiami a sé le sue compagne a far festa del mio animo.
La tristezza si sveglia prima di me, non si fa trovare impreparata e mi fa la sua accorta accoglienza; non la scaccio via, la tengo buona perché non chiami a sé le sue compagne a far festa del mio animo.
È il vedere ciò che non si vede che mi porta a soffrire.
Mai finisce quell’amore che è diventato grande, come non muore mai quel fiore che ha…
È come quando hai sete e da lontano ti sembra di scorgere l’acqua, mi avvicino e scopro che è solo un cartellone pubblicitario. Delusa.
Tra la polvere diradata vedo delle ombre lontane, sembrano amiche… spero sia così.
Chi vuole amore deve rispettare il dolore.
La nostalgia per ciò che si è perduto diventa quella triste melodia le cui note trafiggono il cuore e riempiono la testa… e vorresti fare di tutto, tranne che doverla riascoltare infinite volte.