Claudio Visconti De Padua – Tristezza
Le anime sensibili sono condannate a vivere in continuo turbamento!
Le anime sensibili sono condannate a vivere in continuo turbamento!
Giorni grigi e inutili si susseguono, il tempo brucia i fogli del calendario appeso alla parete della stanza dove mi nascondo agli occhi del mondo. Mi sento debole e inutile, senza la forza per credere di nuovo in me stesso e nella mia vita. Stanco di combattere e di cercare di dare un senso a questa mia vita spenta, vuota e insignificante mi arrendo al destino è hai suoi brutali pugni.
Addio.Vorrei ancora averti qui è abbracciarti forte forte a me,coccolarti e stringerti a me,ma ormai tutto è finito,l’emozioni, l’amore, il desiderio, l’amicizia!La sera mi viene voglia di piangere, e a volte succede.Il mio cuore è freddo, non trova una parola calda per riscaldarsi,ne tu ormai gli parli più ne lo riscaldi.Hai deciso così! Il dialogo per te non esiste, ne dirmi la verità, ne essere sincera con me. Ti avrei capito se eri sincera con me. Bastava dirmi non ti amo.Addio!
Non vergognatevi di usare le labbra per baciare in pubblico, c’è da vergognarsi a usare…
I miei pensieri sono come foglie secche sballottate dal vento. Similmente io vorrei volare lontano da questo paese, non so dove, ma scappare e non tornare più. Sul letto fisso il soffitto, leso dal continuo guardare, la mia convinzione è di andare via scappare in un posto che sia almeno vero e non finto!
Che delusione aver puntato tutto su persone di niente.
Chissà se, un giorno questa infinita malinconia che mi prende prenderà il posto di un infinito amore, chissà se, chissà se, un giorno potrò guardare nei tuoi occhi e dirti, ecco. Finalmente ci siamo ritrovati, chissà… se, chissà se mai se.