Anonimo – Tristezza
Quanto è triste vivere di certi ricordi. È come se il passato bussasse alla nostra porta. Così forte da farci provare un sussulto. Sta a noi decidere se aprire o no la porta.
Quanto è triste vivere di certi ricordi. È come se il passato bussasse alla nostra porta. Così forte da farci provare un sussulto. Sta a noi decidere se aprire o no la porta.
Il dolore di un amico o di una persona cara è anche nostro. E proprio come quando i problemi ci crollano sulla testa, restare è una grande prova di coraggio e di amore.
Siamo come lacrime in mezzo alla pioggia; strane copie di noi stessi, soli tra la folla.
Il passato non torna più, ma i pensieri al passato tornano sempre, belli o brutti che siano.
Chi ha sofferto sa essere ancora più cattivo. Rabbia, frustrazione, impotenza e un sentimento d’ingiustizia pervasivo ci abitano da dentro e, come per una logica di pareggiamento dei conti, di libero sfogo o di ricerca di un capro espiatorio, finiamo per diventare carnefici di carnefici, carnefici di vittime e noi vittime di noi stessi.
Racchiudo le mie speranze nel domani. Oggi è troppo presto per ricominciare. Oggi fa ancora troppo freddo nel mio cuore.
La verità non ha bisogno di false apparenze. Ben venga che l’estrinsecazione dei veri sentimenti si palesi attraverso piccoli gesti!