Marcello Marchesi – Tristezza
Non ho fame, non ho sete, non ho caldo, non ho freddo, non ho sonno, non mi scappa niente: come sono infelice!
Non ho fame, non ho sete, non ho caldo, non ho freddo, non ho sonno, non mi scappa niente: come sono infelice!
Niente fa più male di sentirsi soli anche con sé stessi.
Gli attimi di gioia e quelli di dolore sono gli unici che non si dimenticano mai. Il resto è solo tempo che passa.
I fulmini squarciano la notte, i tuoni vibrano dentro al cuore e il vento spazza via ogni legame col sentimento. La tempesta invade lesta l’anima, mentre la prima pioggia, cade copiosa dagli occhi… nel ricordo tormentato che mi parla ancora di te… mio unico amore.
Da bambina mi chiedevo spesso cosa ci fosse al di là del mare mi mettevo alla finestra e per ore ed ore con un occhio chiuso e l’altro aperto osservavo la linea dell’orizzonte cercando di carpire quell’angolino, quella porta che mi portasse oltre. Da adolescente vivevo le mie giornate sulla spiaggia chiudevo gli occhi e sognavo. Sognavo quel confine, sentivo la forza dell’amore che stava lì dietro quella porta ed io non trovavo la chiave. Adesso, osservo ancora il mare lo sguardo si perde oltre l’infinito e so che non c’è niente al di là del mare.
Quando il “dolore ci investe” nessuna “assicurazione” è in grado di risarcirci.
È il vedere ciò che non si vede che mi porta a soffrire.