Luca Cordaro – Tristezza
Un batter di ciglia… il sogno finisce… torna la dura realtà.
Un batter di ciglia… il sogno finisce… torna la dura realtà.
Bang! Ed ecco il dolore, un terremoto nelle tue gambe, la tua gola diventa arida come un deserto, dai tuoi occhi piove, piove sui ricordi di chi c’era è se n’è andato, lasciandoti un oceano di tristezza dentro il cuore.
Fa pena chi ama e non è riamato. Soprattutto quando se ne rende conto e sceglie di non amare più neppure chi vivrebbe solo del suo amore.
Finto buonismo, amici di tutti, calma apparente, quieto vivere, ipocrisia, mani avanti, controllo, manipolazione, calcolo, tanta gente. Io non ci sto, meglio quattro amici che una folla di sconosciuti.
Me ne vado via ogni giorno un po’ di più, come vanno via i cerotti dalle ferite sulla pelle, come il cielo che si ritrova ogni giorno senza stelle.
Se solo le mie lacrime potessero sciogliere il dolore come fanno con il mio trucco, forse non farebbe cosi male.
Alla fine ho pianto. Era tanto che non lo facevo. Anche se mi impegnavo e mi sforzavo, non ci riuscivo. Le lacrime non conoscevano da troppo tempo la forma delle mie guance, la linea del mio viso, la luce del di fuori. Silenziose per natura, arrivate agli occhi cadevano all’indietro giù fino in fondo al cuore che sempre più faticava a galleggiare.