San Pio da Pietrelcina (Padre Pio) – Tristezza
E fuggi la tristezza, perché questa entra nei cuori che sono attaccati alle cose del mondo.
E fuggi la tristezza, perché questa entra nei cuori che sono attaccati alle cose del mondo.
Cammino seguendo la scia luminosa che lascia il tuo cuore. Non togliermi mai la luce del tuo amore, lontan da te, al buio, questa vita vede solo il nero del dolore.
Cos’è questa solitudine che sento? Sarà il prezzo per un po’ di libertà.
Arriverà un giorno in cui tutto cesserà di tormentarmi.
Gli occhi non davan lacrime, ma portavan segno d’averne sparse tante.
Tutti abbiamo il diritto di essere triste, ma non abbiamo il diritto di portare questo avanti…
– Il dolore ti angoscia, ti spiazza, ti fa agire d’istinto. Ma noi dobbiamo esserne il più immuni possibile. Dobbiamo reagire al dolore, prima che questo prenda il sopravvento e ci ammazzi tutti. Dobbiamo stare tranquilli e non farci prendere dal panico -. Si portò una mano sulla fronte. – Soffrire non è una cosa innaturale. Il dolore fa parte della vita ed è giusto provarlo, ma è altresì corretto combatterlo con tutte le nostre forze. È come un mare agitato che noi dobbiamo essere in grado di affrontare senza rimanere vittime delle sue onde. Se ci lasciamo intrappolare, restiamo prigionieri del dolore. La sofferenza è una prova della vita, la sofferenza insegna -. Serrò la mascella e alzò l’indice della mano destra. – “Pathei mathos” – recitò. Si passò la lingua sulle labbra e aggiunse: – Sta a noi affrontare il dolore a testa alta. Sta a noi reagire.