Marco Chierici – Tristezza
Per sopportar meglio la solitudine occorre la forza della giovinezza o è meglio la saggezza della vecchiaia?
Per sopportar meglio la solitudine occorre la forza della giovinezza o è meglio la saggezza della vecchiaia?
Certi giorni senti freddo anche se fuori fa tanto caldo.
Il racconto più vero di noi stessi sta tutto nella mente. I segreti intimi, le pazzie indicibili. Le sofferenze, le mancanze. Sta tutto lì, e ci segue, e cresce sempre un po’ di più. E nessun diario sa raccontarci meglio di ciò che teniamo dentro. Una sensazione si può tentare di rivivere, si può toccare, ma quanta ne perde di bellezza quando si trasforma in lettere da capire.
Piangi. Per sfogarti, per liberarti del dolore che hai dentro. Per cercare di non fare più tue le sofferenze. Per cercare di essere più leggero. Per non avere sensi di colpa. Per far si che il futuro sia migliore del passato. Piangi. Però una volta fatto scordati delle lacrime passate. Scordati del perché l’hai fatto. Perché una volta tolte non sono più tue.
Dove prevale il risentimento è naturale che cadano tutti i presupposti su cui costruire un rapporto basato sulla fiducia e sincerità.
Ci sono giorni in cui vorrei che la mia vita fosse in standby.
Qui posso piangere la mia nascosta pena, solo che le nude rocce mantengano il segreto. Da dove cominciare, dal lamento delle mie lacrime, della tua durezza? Acerbo il mio dolore, per colpa mia.