Gennaro Coppola – Tristezza
Cos’è la realtà se non la tristezza materializzata…
Cos’è la realtà se non la tristezza materializzata…
Manca poco ormai… la mia discesa nel buio più profondo, nello sconforto più totale, è quasi arrivata a destinazione. È un cammino che ti morde dentro, che ti lascia senza speranze, che ti consuma lentamente, poi verrà la rassegnazione, il sentirsi ancora una volta un corpo estraneo al mondo. Infine, la faticosa risalita, l’accantonare dei sentimenti, l’annullamento della propria anima a scapito di una parvenza di serenità, senza guardare in faccia a nessuno, fregandosene di tutto e tutti, facendo del cinismo il compagno di viaggio prediletto fino a quando il cuore tornerà a vivere, fino a quando un raggio di sole tornerà a scaldare, fino a quando un sorriso porterà la gioia.
Quando saprò mai fare dello spettacolo vivente della mia triste miseria il lavoro delle mie mani e l’amore dei miei occhi?
Le cose non vanno affatto bene quando capisci di dover andare avanti ma non sai con quale dei due piedi devi ripartire.
Non sempre ciò che vediamo non ciò che realmente è, il sorriso può essere semplicemente una maschera per il dolore e le lacrime un modo per trarre in inganno chi potrebbe crederci.
Forse avermi trattato male è servito per rendermi conto della realtà: mi hai tolto le mie illusioni di bambina.
La verità è, che le persone più belle, sono quelle che nonostante la vita le mette di continuo a dura prova; senza abbattersi e senza arrendersi sorridono e nascondono le loro cicatrici, delusioni e dolori dietro un va tutto “bene”, mentre silenziosamente non esitano a donarti un semplice sorriso con il cuore!