Marcel Proust – Tristezza
I dispiaceri sono servitori oscuri, detestati, contro cui si lotta, sotto il cui dominio si cade ogni giorno di più, servitori atroci, insostituibili, e che, per vie sotterranee, ci conducono alla verità e alla morte.
I dispiaceri sono servitori oscuri, detestati, contro cui si lotta, sotto il cui dominio si cade ogni giorno di più, servitori atroci, insostituibili, e che, per vie sotterranee, ci conducono alla verità e alla morte.
La ferita che sanguina dentro è quella più pericolosa.
Mi auguro che prima o poi il ghiaccio che ho nel cuore si possa sciogliere. Poi vedo ciò che c’è intorno a me e ringrazio le mie barricate, le controllo e le rinforzo.
Per rendere sopportabile la realtà, siamo costretti a coltivare in noi qualche pazzia.
Quella fitta nebbia di dolore che attanaglia il mio cuore non si è ancora decisa a dileguarsi…e il mio cuore ne è schiacciato.
Le delusioni trovano terreno fertile nel cuore. Crescono a dismisura e mettono radici talmente profonde, da risultare difficili da estirpare.
Non c’è inverno più freddo di quello in cui perdi l’unica persona che riusciva a scaldarti.