Dante Luciano Miele – Uomini & Donne
Quello che ho provato quando l’ho vista racchiude probabilmente l’universalità dell’essere umano. Era così bella che per qualche secondo ho accarezzato l’idea del suicidio.
Quello che ho provato quando l’ho vista racchiude probabilmente l’universalità dell’essere umano. Era così bella che per qualche secondo ho accarezzato l’idea del suicidio.
Sole, mare, spiaggia, donne, divertimento, felicità, sera, vino bianco, pesce, luna, romanticismo, notte. Please, don’t disturb!
I legami del matrimonio sono così pesanti che bisogna essere in due per portarli, a volte in tre.
Non si nasce donne: si diventa.
Spesso questo è il destino, e questi sono i tragici sviluppi, della femminilità fisica e mentale, quando una donna incontra, e attraversa, un’esperienza di particolare crudeltà. Se la donna è tutta tenerezza, muore. Se sopravvive, la tenerezza o le viene scostata di dosso oppure – e l’effetto all’esterno è lo stesso – le si incrosta così profondamente dentro il cuore che non si lascerà mai più vedere.
La funzione precisa della donna è di propagare la specie. Se è saggia, sceglierà un uomo forte e robusto come padre dei suoi figli. Mi rifiuto di capire quelle donne che sposano un uomo intelligente. Cosa trovano in un tizio che sa fare degli astrusi calcoli matematici? Una donna ha bisogno di un uomo dalle braccia forti e dallo stomaco di struzzo.
Non è vero che non si possa vivere senza una donna. È vero soltanto che senza una donna non si può aver vissuto.