Cinzia Nateri – Uomini & Donne
Nelle pagine del mio cuore ho cristallizzato il suo nome.
Nelle pagine del mio cuore ho cristallizzato il suo nome.
La storia ci racconta che il passato è appartenuto agli uomini.Se anche così fosse credo però che il futuro appartenga a noi donne, così apparentemente fragili da far tremare il mondo.
In fondo al cuore le donne pensano che compito dell’uomo è guadagnare soldi, e compito loro spenderli.
Io sto pensando una cosa: filosofia viene tradotta sempre con amore per la saggezza. Ma non è così, è il contrario: non è amore per la saggezza, è saggezza dell’amore. E allora la figura dell’amore è innanzitutto intersoggettività, è scambio. Cioè la verità non deve emergere come un corpo dottrinale: questa è la sapienza, non è la filosofia. Deve nascere dal dialogo. Dal dialogo tra due persone. Dialogo con l’altro e soprattutto con quell’altro che è la donna. Perché come mai nella storia della filosofia non compare mai una donna: che cos’è questo essere messo fuori gioco? Forse che la donna navighi in regioni non eccessivamente logiche che mettono paura agli uomini? Queste sono domande che io mi pongo.
Ogni fiocco di neve era il sospiro di una donna infelice da qualche parte del mondo.
Osservo impotente la mia vita sporcarsi con il fango dell’infamia altrui, mentre lacrime di dolore e amarezza scorrono copiose, come a voler ripulire quella parte di mondo che rispecchia ed esalta solo la bestialità degli uomini.
L’uomo è solo ciò che sceglie di essere.