Jean-Paul Malfatti – Verità e Menzogna
Su certe cose a volte mi chiedo a cosa serve domandare.
Su certe cose a volte mi chiedo a cosa serve domandare.
I “bugiardi” che strana razza sono. Dicono degli altri cose che dovrebbero dire di se stessi. Combinano “disastri” e poi ne accusano gli altri, scansano le conseguenze e fanno le vittime. Le bugie vivono sospese nell’aria, ma la loro vita non è mai più lunga di quella della verità. La vita gli insegnerà che essere “bugiardi” equivale a non valere un emerito cazzo!
Non credo ai principi e alle belle addormentate, ai vissero felici e contenti… credo alle persone che si sopportano… a quelli che maledicono il giorno in cui si sono incontrati.
Amo la vita e lei mi ama, tanto quanto la amo io.
Verità paradossale. Il paradosso è paradossale solo per la vecchia verità che sostituisce.
Niente fa più male di una verità taciuta e un amore non urlato.
È incredibile come, a volte, ci si prospetti un avvenire sorprendentemente radioso e il modo in cui, altre volte, quello stesso futuro ci sembri oscuro come la pece e funesto come la morte. È la percezione a sancire il sottile confine tra realtà e illusione; sono i sensi a stabilire ciò che è ciò che non è. Essere o non essere: una linea tenue come la nebbia che svanisce all’alba. Sottile distinzione tra verità e menzogna, l’apparire: unico brevetto in una realtà in cui tutto è il contrario di tutto e nulla è.