Francesco Iannì – Verità e Menzogna
Si mente anche omettendo la verità.
Si mente anche omettendo la verità.
Ogni volta che perdo l’equilibrio conquisto la libertà.
L’essere umano vive negli sbagli e la sua tensione verso la verità è solo il modo per giustificarsi.
L’errore più comune e banale che noi tutti commettiamo è quello di rinfacciare agli altri i loro difetti, senza tener conto l’idea di valorizzare i lati positivi che possiedono.
Ragionare per stereotipi vuol dire formulare giudizi abbastanza superficiali.La consapevolezza della differenza tra fatto in sé ed interpretazione dello stesso è il primo passo verso l’abbandono di una conoscenza dogmatica.
A volte delle piccole costrizioni possono paradossalmente renderci più liberi.
La verità non ha né gradi, né in più né in meno, e consiste in qualcosa di indivisibile. Perciò l’intelletto, che non è la verità, non riesce mai a comprenderla in maniera tanto precisa da non poterla comprendere in modo più preciso, all’infinito; ha con la verità un rapporto simile a quello del poligono col circolo: il poligono inscritto, quanti più angoli avrà, tanto più risulterà simile al circolo, ma non si renderà mai uguale ad esso, anche se moltiplicherà all’infinito i propri angoli, a meno che non si risolva in identità col circolo.