Emilio Rega – Verità e Menzogna
Scrivere: l’urgenza di riferire innanzitutto a se stessi qualcosa che si è improvvisamente disvelato ai propri occhi.
Scrivere: l’urgenza di riferire innanzitutto a se stessi qualcosa che si è improvvisamente disvelato ai propri occhi.
Tutte le cose maledettamente vere, fanno sempre maledettamente male, e fanno anche maledettamente paura!
Le bugie fantomatiche, i sotterfugi, i sorrisi assottigliati dagli sguardi furbetti, le telefonate improvvise, le uscite a ogni ora, le apparizioni come i beati, le frasi sconnesse, i rossori in viso, appartengono a chi deride la vita e non ha stima di se stesso.
Mandiamo giù a gran sorsi la menzogna che ci lusinga. Ma beviamo a goccia a goccia la verità che ci riesce amara.
Il pittoresco ci ha fregati per tre secoli.
Pazzia? Certo. Cosa non è pazzia? Non è pazzia la vita stessa? Siamo come giocattoli con la carica, tutti quanti noi. Qualche giro di chiavetta e, quando la molla si scarica, addio. Finché dura, camminiamo, ci agitiamo, facciamo progetti, eleggiamo le giunte comunali, tosiamo l’erba. Pazzia, ma sì, sicuro, cosa non è pazzia?
Ho conosciuto persone che hanno rinnegato la propria verità, perché nuotavano meglio nel fango della propria menzogna.