Nicolò Mino – Verità e Menzogna
Non mi fido più di nessuno neanche di me stesso.
Non mi fido più di nessuno neanche di me stesso.
Dicci com’è un albero affinché non dubitiamo che qualcosa nel mondo, fuori da queste mura, continui a combattere contro l’infamia, contro la menzogna, contro la stolta crudeltà dei nemici della vita, dicci com’è e dov’è la giustizia, perché le strappiamo la benda dagli occhi affinché veda, finalmente, a chi, di fatto, è servita, chiunque egli sia; ma non ci dicano com’è la dignità perché lo sappiamo già, perché, perfino quando sembrava non fosse che una parola, noi comprendevamo che si trattava della pura essenza della libertà, nel suo senso più profondo, quello che ci permette di dire, contro l’evidenza stessa dei fatti, che eravamo prigionieri, eppure eravamo liberi.
Lascia un patrimonio di valore culturale inestimabile colui che ha diffuso la verità in un contesto di false intenzioni globalmente vaste.
A volte la verità la serri in te, perché temi di non essere compreso.
È la reputazione una veste effimera e convenzionale, guadagnata spesso senza merito e perduta senza colpa.
La falsità si nasconde sotto mille occhi e la maggior parte di essi sono quelli che non ti aspetti.
Che si possa amare una sola persona è vero, che si faccia sesso solo con lei lo è molto meno.