Walter Di Gemma – Verità e Menzogna
Se per dire una verità hai bisogno di offendere, non stai dicendo la verità.
Se per dire una verità hai bisogno di offendere, non stai dicendo la verità.
Le maschere non hanno vita, ma neppure chi le indossa, perché la prende in prestito dai loro falsi volti.
Dicci com’è un albero affinché non dubitiamo che qualcosa nel mondo, fuori da queste mura, continui a combattere contro l’infamia, contro la menzogna, contro la stolta crudeltà dei nemici della vita, dicci com’è e dov’è la giustizia, perché le strappiamo la benda dagli occhi affinché veda, finalmente, a chi, di fatto, è servita, chiunque egli sia; ma non ci dicano com’è la dignità perché lo sappiamo già, perché, perfino quando sembrava non fosse che una parola, noi comprendevamo che si trattava della pura essenza della libertà, nel suo senso più profondo, quello che ci permette di dire, contro l’evidenza stessa dei fatti, che eravamo prigionieri, eppure eravamo liberi.
Spesso, dentro un’amnesia, si nasconde una verità non detta, o una bugia.
Non c’è nulla che accada al mondo che abbia qualche importanza.
L’uomo è il computer più straordinario di tutti.
Il fatto che le morali religiose siano molto spesso parossisticamente ridicole non significa che l’uomo non abbia bisogno di una morale sociale.