Donatella Fantauzzi – Verità e Menzogna
Bugie, menzogne o come le si voglia chiamare ancora prima di averle dette abbiamo già mentito a noi stessi solo per averle pensate.
Bugie, menzogne o come le si voglia chiamare ancora prima di averle dette abbiamo già mentito a noi stessi solo per averle pensate.
Avrei tanta voglia di me!
Finte come le lacrime che non bagnano, finto come un sentiero senza uscita, finta come una foto scattata all’amore.
Verità, verità, verità. Parola temuta e ripetuta, molti hanno paura della verità! La verità compromette, la verità indebolisce, la verità limita le azioni, quelle che si vorrebbero vivere nascoste e in segretezza. Si ha paura di rivelarsi come si è, s’inventa e si “mostra” un’altra verità: ridipinta di colori vivaci, perché ci si sente delusi da se stessi, dalle proprie capacità! S’inventa in amore per ottenere consensi e si gioca con l’anima e il cuore altrui. È tutto più facile per chi mente, e non sente nemmeno il rimorso! Verità, verità. Si fugge davanti alla verità che responsabilizza verso gli obblighi che comportano sacrifici e rinunce. Coloro che dichiarano la verità, sono rarità da vedere, fortuna che esiste ancora. Sono piccoli e candidi fiori sempre profumati; sono grandi “uomini” coraggiosi, che schiettamente e con garbo dicono anche le cose che potrebbero far male, loro sanno che è meglio una brutta verità che una penosa bugia.
C’è un’enorme differenza tra il volere la verità e ammetterla.
Un passo fra le stelle e nella menzogna di non essere, divenire, per far divenire anche chi crede di non essere.
Il vacuo e l’ignoto che circondano questo mondo sono una cornice grande quanto l’Universo dopo il suo primo sussulto; neanche una supernova sarebbe in grado di spazzarla via, un orgasmo interstellare potrebbe cancellare la dimensione tragica del tempo lasciando solo una lucida calma perfetta.