Alessandro Manzoni – Verità e Menzogna
Que’ prudenti che s’adombrano delle virtù come de’ vizi, predicano sempre che la perfezione sta nel mezzo; e il mezzo lo fissan giusto in quel punto dov’essi sono arrivati, e ci stanno comodi.
Que’ prudenti che s’adombrano delle virtù come de’ vizi, predicano sempre che la perfezione sta nel mezzo; e il mezzo lo fissan giusto in quel punto dov’essi sono arrivati, e ci stanno comodi.
La verità delle cose delude le aspettative solo di chi ha negli occhi la tristezza della vita.
Perché è così che ti frega, la vita. Ti piglia quando hai ancora l’anima addormentata e ti semina dentro un’immagine, o un odore, o un suono che poi non te lo togli più. E quella lì era la felicità. Lo scopri dopo, quand’è troppo tardi. E già sei, per sempre, un esule: a migliaia di chilometri da quell’immagine, da quel suono, da quell’odore. Alla deriva.
Non c’è niente al mondo che sia più costante dell’incostanza.
La sincerità è una perla rara, incastrata tra due estremità, “amicizia e amore” vanta la sua immortalità tra le vie della discordia. Ha il profumo di verità. Si illumina di speranza. Necessita solo di fatti, non di parole che si nutrono di convenienza. Ha un solo obbiettivo, vincere sull’ipocrisia del mondo!
E poi, ti rendi conto d’aver amato ciò che credevi e desideravi trovare dietro alla falsità e all’inganno. Ti rendi conto d’aver amato ciò che in realtà non è mai esistito.
La sincerità per me è una forma di rispetto, un bisogno.