Giacomo Leopardi – Verità e Menzogna
La felicità non esiste né nel passato, né nel presente ma è una vaga aspirazione per il futuro verso l’ignota gioia dei domani che non conosciamo e che ingenuamente speriamo sempre migliore di oggi.
La felicità non esiste né nel passato, né nel presente ma è una vaga aspirazione per il futuro verso l’ignota gioia dei domani che non conosciamo e che ingenuamente speriamo sempre migliore di oggi.
Sto prendendo concezione di un mondo al di là di questo mondo e voglio esplorarlo. Attraversarlo in lungo e in largo, solcarne i mari e scalarne le vette, ma non riesco a scendere a compromessi col casellante: uno strano personaggio a forma di bottiglia. Mi sussurra che lui è la chiave per questo mondo. La nostra incomprensione è ambiguità logico-grammaticale. Non riusciamo a capire che funzione abbia questo “questo”.
Chi non si sveste delle belle realtà non si vestirà mai di verità.
L’unico modo di rafforzare il proprio intelletto sta nel non avere opinioni decise su nulla…
Ci sono verità così reali da insinuare il dubbio.
Se non gettiamo la nostra maschera, non possiamo toglierci quelle che ci mettono gli altri.
La realtà era lì davanti a me sin dall’inizio… ma parlava sottovoce, affinché io potessi ingannarmi e non crederle. Senza saperlo – lei ed io – avevamo tacitamente stretto un patto di grottesca complicità.
Sto prendendo concezione di un mondo al di là di questo mondo e voglio esplorarlo. Attraversarlo in lungo e in largo, solcarne i mari e scalarne le vette, ma non riesco a scendere a compromessi col casellante: uno strano personaggio a forma di bottiglia. Mi sussurra che lui è la chiave per questo mondo. La nostra incomprensione è ambiguità logico-grammaticale. Non riusciamo a capire che funzione abbia questo “questo”.
Chi non si sveste delle belle realtà non si vestirà mai di verità.
L’unico modo di rafforzare il proprio intelletto sta nel non avere opinioni decise su nulla…
Ci sono verità così reali da insinuare il dubbio.
Se non gettiamo la nostra maschera, non possiamo toglierci quelle che ci mettono gli altri.
La realtà era lì davanti a me sin dall’inizio… ma parlava sottovoce, affinché io potessi ingannarmi e non crederle. Senza saperlo – lei ed io – avevamo tacitamente stretto un patto di grottesca complicità.
Sto prendendo concezione di un mondo al di là di questo mondo e voglio esplorarlo. Attraversarlo in lungo e in largo, solcarne i mari e scalarne le vette, ma non riesco a scendere a compromessi col casellante: uno strano personaggio a forma di bottiglia. Mi sussurra che lui è la chiave per questo mondo. La nostra incomprensione è ambiguità logico-grammaticale. Non riusciamo a capire che funzione abbia questo “questo”.
Chi non si sveste delle belle realtà non si vestirà mai di verità.
L’unico modo di rafforzare il proprio intelletto sta nel non avere opinioni decise su nulla…
Ci sono verità così reali da insinuare il dubbio.
Se non gettiamo la nostra maschera, non possiamo toglierci quelle che ci mettono gli altri.
La realtà era lì davanti a me sin dall’inizio… ma parlava sottovoce, affinché io potessi ingannarmi e non crederle. Senza saperlo – lei ed io – avevamo tacitamente stretto un patto di grottesca complicità.