Bernardo Noto – Viaggi e vacanze
Non sempre conviene prendere la strada più corta perché è la più trafficata, la più consumata e potrebbe non farti godere tutto il paesaggio.
Non sempre conviene prendere la strada più corta perché è la più trafficata, la più consumata e potrebbe non farti godere tutto il paesaggio.
Si decide di partire, di fare un viaggio per staccare la spina, per divertirsi, per vedere posti nuovi, e molto spesso non si prende in considerazione che un “posto nuovo” ti arricchisce dentro, ti cattura, ti rapisce l’anima. Esistono posti che ti lasciano a bocca aperta, che ti fanno sognare, che staresti li a guardare per ore, giorni interi senza stancarti mai, che ti affascinano, che ti emozionano, emozioni che non puoi spigare a parole perché sappiamo che le emozioni si vivono, non possono essere spiegate. E tu sei un’emozione che non può essere spiegata, sei da vivere, di giorno, di notte, sempre. Au revoir Paris!
Imparare ad autogestirsi è la prima cosa da imparare nella vita di un uomo, per evitare di doversi sorbire sproloqui allucinanti da parte di saccenti sapientoni ignari d’aver smesso d’imparare nel momento stesso in cui si son sentiti arrivati.
Il viaggio è una scoperta continua di persone, luoghi, tradizioni che arricchiscono i propri pensieri e contribuiscono ad avere una visione della vita poliedrica della quale ci accorgiamo di essere una piccola parte.
Non è partire, è fuggire con la valigia disordinata, un aereo al posto delle scarpe ed i chilometri nella testa.
Se esistesse una palestra che allenasse l’Anima anziché il corpo è vero avrebbe meno guadagni ma sicuramente dei risultati migliori.
Viaggiare insegna lo spaesamento, a sentirsi sempre stranieri nella vita, anche a casa propria, ma essere stranieri fra stranieri è forse l’unico modo di essere veramente fratelli. Per questo la meta del viaggio sono gli uomini.