Paul Mehis – Viaggi e vacanze
Detesto profondamente gli “italiani” che all’estero, mi fanno provare vergogna di esserlo!
Detesto profondamente gli “italiani” che all’estero, mi fanno provare vergogna di esserlo!
Certamente non volare ma viaggiare.
Bellano, invece… Bellano era un’altra cosa. Bastava anche solo sentirne pronunciare il nome da qualcuno. “Oggi vado a Bellano.”
Solo un idiota da più peso all’importanza del nome di chi sostiene un concetto, rispetto al concetto sostenuto, perché un idiota non possiede quel “filtro” che qualsiasi essere umano dovrebbe possedere: un cervello!
C’è un tempo per vivere ed un tempo per scrivere. Scrivere, ritengo sia ripercorrere parte della propria vita analizzandola, ma il troppo scrivere ruba il tempo alla vita stessa. Si rischia di restare invischiati in un meccanismo che porterebbe allo scrivere solo fine a se stesso. Allo scrivere del nulla o ripetere infinitamente gli stessi concetti, magari in modo diverso ed elegante, ma che fondamentalmente ritengo inutile. Ora, riprendo a vivere pienamente, deposito la penna sino a che non mi sentirò di tirare le somme sul mio nuovo vissuto, ma forse, se e quando questo accadrà, potrà essere che lo trasmetterò facendolo trasudare da un pennello su una tela, oppure rompendo i timpani a chi avrò accanto con una chitarra elettrica!
Non è ciò che leggo che mi colpisce, ma ciò che ritrovo in me di scritti altrui, come memorie ancestrali.
Ogni viaggio arriva ad una destinazione, e quella destinazione è la notte, ma ci sono anche destinazioni provvisorie, si parte si arriva, si torna indietro e si sorvola e si riparte ancora; e chi sa mai se un giorno si arriverà veramente a quel maledetto destino che ci siamo sognati.