Gianluigi D’Agostino – Viaggi e vacanze
Non c’è viaggiatore più stanco di quello che non sia riuscito a raggiungere la propria meta.
Non c’è viaggiatore più stanco di quello che non sia riuscito a raggiungere la propria meta.
I piccoli tram si inerpicano nervosi lungo le salite.Dal mare si sale in collina poi si ridiscende verso il centro. Tutto è molto familiare ma non rientra nel già visto. La varietà stilistica crea armonie e dissonanze. Il linguaggio è caldo e immediato. Lisbona mi avvolge.
Arrivando a ogni nuova città il viaggiatore ritrova un suo passato che non sapeva più d’avere: l’estraneità di ciò che non sei più o non possiedi più t’aspetta al varco nei luoghi estranei e non posseduti.
Viaggiare? Per viaggiare basta esistere.
È il ritorno che dà senso al viaggio.
Il viaggio è una specie di porta, attraverso la quale, si esce dalla realtà.
La vita è un viaggio, viaggiare è vivere due volte.