Søren Aabye Kierkegaard – Viaggi e vacanze
I pensieri migliori li ho avuti mentre camminavo e non conosco pensiero così gravoso da non poter essere lasciato alle spalle con una camminata.
I pensieri migliori li ho avuti mentre camminavo e non conosco pensiero così gravoso da non poter essere lasciato alle spalle con una camminata.
Io ho desiderato, fino alla disperazione, di poter essere tutto per lei, fino al giorno in cui ho appreso, nel dolore, che è infinitamente più nobile non essere, per lei, assolutamente niente.
Perché scomodarsi a preparare valigie, far salire l’adrenalina alle stelle, aspettarsi grandi cose, quando a casa tra computer e televisore puoi vedere qualsiasi luogo comodamente seduto?
L’uomo, molto spesso viaggia per scoprire cose nuove, e spesso non s’accorge di perdere se stesso.
Il viaggio che l’umanità sta compiendo, si sa pressappoco, quando è iniziato; ma non si conosce né la durata e né la destinazione finale.
In un viaggio non conta quello che hai alla partenza, ma quello che ti porti al ritorno.
In fondo all’inimicizia tra estranei risiede l’indifferenza,.