Søren Aabye Kierkegaard – Viaggi e vacanze
I pensieri migliori li ho avuti mentre camminavo e non conosco pensiero così gravoso da non poter essere lasciato alle spalle con una camminata.
I pensieri migliori li ho avuti mentre camminavo e non conosco pensiero così gravoso da non poter essere lasciato alle spalle con una camminata.
Ogni passo che facciamo nella nostra vita ha un valore per ognuno di noi diverso, a volte si percorrono strade impraticabili con la speranza che diventino tali da poter essere vissute ed alle volte si percorrono strade che sentiamo nostre e che sono l’ossigeno per noi e per la nostra vita.
Tanto eran fitti gli alberi che non si vedeva altra cosa se non la terra dove poggiavamo i piedi e porzioni di cielo alzando lo sguardo, alberi così alti che, arrampicandosi fin sulla cima, non si udiva dove una pietra cadesse.
Prima di sparire, si voltò e per un attimo rimase li, cercando un gesto per dire che era stato un viaggio bellissimo.
Quando si esce dalla sua scuola, si sa meglio di come un bambino sa le sue lettere che dalla vita non si può pretendere nulla e che il lato terribile, la perdizione, l’annientamento, abitano a porta a porta con ciascuno di noi.
La realizzazione dell’attesa è una freccia che oltrepassa il bersaglio.
Perché scomodarsi a preparare valigie, far salire l’adrenalina alle stelle, aspettarsi grandi cose, quando a casa tra computer e televisore puoi vedere qualsiasi luogo comodamente seduto?