Emanuela Bassoli – Vita
Vivere una vita senza emozioni è come aspettare un treno che non passa mai.
Vivere una vita senza emozioni è come aspettare un treno che non passa mai.
Fin quando resteremo in prima fila non riusciremo a capire cosa accade alle nostre spalle. Invece, a volte meglio sederci agli ultimi posti: la visuale sarà certamente migliore. Poi, ogni tanto sarà bene alzarci e metterci ai lati: lì vedremo cose nuove, forse scopriremo il meglio.
Ecco, in questo caso che si fa? Anche a me succede la stessa cosa, eppure dentro di me la solita domanda: aspettare o tagliare ogni legame? Ma sai io come la prendo? Lascio andare il tempo, il tempo ha il valore che noi stessi le diamo ogni cosa che deve accadere, prima o dopo accade, vivere è più importante che aspettare, ma dentro di noi la vita è sempre una attesa sottile, una speranza di compimento; ma, a volte penso: cosa si aspetta se non la morte? Quando iniziamo a realizzare il concetto che il tempo “in avanti” stringe di giorno in giorno, ci prende la fretta di vivere, ma non capiamo che questa fretta ci condurrà più velocemente alla stessa morte.
Il tempo, a volte apporta quella sorta di quiete, sostenuta dai pilastri dell’indifferenza, della totale freddezza dell’animo stesso. Ogni persona (rappresentata da una retta) che in un qualsiasi tipo di rapporto tende a trovare un punto d’intersezione (Punto p) con l’altro soggetto (rappresentato anch’esso da una retta), a seguito di un evento, entrambi tendono a comportarsi come le parallele e più il tempo incalza, minore sarà la probabilità che queste si rincontrano.
La vita è come una cipolla: si sfoglia piangendo.
Non si vive di illusioni, si vive di realtà, ogni illusione è capace di far crollare anche le realtà più importanti ed è necessario prenderne atto prima di vivere una vita in preda a false speranze.
La vita è come il mare: o lo si guarda standosene a riva… o lo si naviga godendo delle sue immense bellezze, anche se così facendo si rischia d’incappare in qualche burrasca.