Rosanna Russo (RosEgypt) – Vita
Annodo il ticchettio del tempo nel bisbiglio delle fronde dell’aurora.
Annodo il ticchettio del tempo nel bisbiglio delle fronde dell’aurora.
I deboli, rifuggendo dalla vita reale, utilizzano le proprie fantasie per ripararsi in un mondo immaginario. I coraggiosi invece, battendosi per quello in cui credono, lo edificano sulla lungimiranza dei loro sogni.
E quando pensi di avermi conosciuta totalmente, ti rendi conto di dover ripartire da zero. Io sono un essere in continua e costante rivoluzione.
Se un silenzio sa far pensare ad una distanza, la convinzione che essa possa esserci davvero è annientamento. L’annientamento è il nulla. La fine. Ma non può esserci fine nemmeno nel silenzio. Se lo si ascolta, ha come un pentagramma su di sé, come se vi transitassero su di esso le musiche che solo i pensieri più sinceri sanno cantare.Chiedetelo alla notte; chiedetelo alle rive. Ai pescatori, ai soldati. Vi risponderanno con la luce.
Sarebbe stato molto più semplice se alla nascita ci fosse stato assegnato un libretto di istruzioni su come affrontare la vita. Non siamo noi a decidere quando nascere, e neppure quando morire, almeno poteva esserci facilitato il resto, anche perché, nel momento in cui pensiamo di aver capito, non siamo più in grado di capire.
Ce l’abbiamo negli occhi il male provato. Il dolore nascosto. E resta lì incatenato alla ringhiera di un’anima stufa di cattiveria.
Porre fine a tante cose ci vuol poco, la parola stessa è breve. Basta solo pensarla per esserci vicini e basta pronunciarla per concretizzarla. La fine è solenne più della morte, ciò che finisce finisce davvero e non può continuare a esistere nel ricordo. La fine si porta appresso brandelli di dolore e ne fa coriandoli di felicità.