Lailly Daolio – Vita
Vivo d’inferni e non di croci, preferisco la compagnia della solitudine, che la solitudine della massa e perdo la testa per i veri diavoli e non per gli angeli fasulli.
Vivo d’inferni e non di croci, preferisco la compagnia della solitudine, che la solitudine della massa e perdo la testa per i veri diavoli e non per gli angeli fasulli.
Meglio vederlo il diavolo che cercare di indovinare dov’è.
L’arte è il mio rifugio segreto ed è li che io ritrovo il mio vero…
L’esperienza non è qualcosa che si impara, ma qualcosa che si matura.
Nucleo. Compresso in se stesso. L’entità comincia a prendere coscienza di sé. È vitale, pulsa. Sente le sue cellule moltiplicarsi, differenziarsi. Percepisce il sé e l’altro. Lo sviluppo continua veloce, inarrestabile. Calore, energia, fuoco. Una potenzialità immensa, urgenza di essere. Concentrazione di energia pura. Aumento della massa vitale, tensione. Aumento della tensione, il nucleo della forza si espande, cominciano i colori, dall’assenza di colore al bianco fulgido che tocca un apice inimmaginabile e si differenzia nello spettro… implosione… apertura: un fiore di energia si apre nell’Universo.È nascita. Ancora.Forse una stella, forse un bambino.Vita.
Davanti a vita e specchi è sempre bene che uno dei due rifletta.
La vita per me è diventata un susseguirsi di ore senza senso!