Rosa Ramirez – Vita
Le persone non cambiano mai, è la vita che fa cambiare il modo di fare delle persone.
Le persone non cambiano mai, è la vita che fa cambiare il modo di fare delle persone.
Che il meglio debba sempre arrivare ce lo raccontiamo per illuderci che non sia ancora finitaquando il meglio, a volte, ce lo siamo lasciato scappare.
A volte si vuole disperatamente vivere. Ci costringiamo a voler vivere. Vogliamo così tanto vivere che oltrepassiamo i limiti, andiamo oltre e ancora più in là. Crediamo di poter veder nascere la nostra essenza più pura perché in questo stato d’essere ci sentiamo liberi. E lo siamo, liberi. Dannatamente liberi. Liberi come nei nostri sogni più sfrenati. Padroni del mondo e di noi stessi. Dobbiamo avere il coraggio di essere veritieri in tutte le situazioni: nella costrizione più pura, dovesse accadere; nella tranquilla complessità quotidiana, che ci fa da sfondo. Allora, e solo allora, saremo liberi e sinceramente vivi.
La vita è come un libro, l’unica cosa certa è il titolo, tutto il resto sono solo pagine vuote che ogni giorno con le nostre emozioni riempiamo che ogni sera scriviamo, arriveremo alla conclusione ma saremo ancora incerti sul cosa scrivere nel “riassunto” iniziale.
La Vita non dice nulla, mostra tutto.
Non scoraggiarti nel costatare i tuoi errori: reagisci.
Sempre mi sono chiesta se nella vita sia meglio essere spettatori o salire sul palcoscenico. Mi sono resa conto che attendere è “la procura in foglio bianco della propria vita” consegnata agli altri. Si sa, ognuno di noi è proprietario della propria vita, quindi bisogna trovare le forze che sono dentro noi stessi, come quella spinta provocata da un incontro con l’altro. Un incontro con chi ti propone una sfida a cui tu, liberamente, puoi rispondere “sì”, e quindi fai la mossa, improvvisi e sali sul palcoscenico. Non importa se avrai successo o meno, almeno avrai smesso di essere spettatrice.
Che il meglio debba sempre arrivare ce lo raccontiamo per illuderci che non sia ancora finitaquando il meglio, a volte, ce lo siamo lasciato scappare.
A volte si vuole disperatamente vivere. Ci costringiamo a voler vivere. Vogliamo così tanto vivere che oltrepassiamo i limiti, andiamo oltre e ancora più in là. Crediamo di poter veder nascere la nostra essenza più pura perché in questo stato d’essere ci sentiamo liberi. E lo siamo, liberi. Dannatamente liberi. Liberi come nei nostri sogni più sfrenati. Padroni del mondo e di noi stessi. Dobbiamo avere il coraggio di essere veritieri in tutte le situazioni: nella costrizione più pura, dovesse accadere; nella tranquilla complessità quotidiana, che ci fa da sfondo. Allora, e solo allora, saremo liberi e sinceramente vivi.
La vita è come un libro, l’unica cosa certa è il titolo, tutto il resto sono solo pagine vuote che ogni giorno con le nostre emozioni riempiamo che ogni sera scriviamo, arriveremo alla conclusione ma saremo ancora incerti sul cosa scrivere nel “riassunto” iniziale.
La Vita non dice nulla, mostra tutto.
Non scoraggiarti nel costatare i tuoi errori: reagisci.
Sempre mi sono chiesta se nella vita sia meglio essere spettatori o salire sul palcoscenico. Mi sono resa conto che attendere è “la procura in foglio bianco della propria vita” consegnata agli altri. Si sa, ognuno di noi è proprietario della propria vita, quindi bisogna trovare le forze che sono dentro noi stessi, come quella spinta provocata da un incontro con l’altro. Un incontro con chi ti propone una sfida a cui tu, liberamente, puoi rispondere “sì”, e quindi fai la mossa, improvvisi e sali sul palcoscenico. Non importa se avrai successo o meno, almeno avrai smesso di essere spettatrice.
Che il meglio debba sempre arrivare ce lo raccontiamo per illuderci che non sia ancora finitaquando il meglio, a volte, ce lo siamo lasciato scappare.
A volte si vuole disperatamente vivere. Ci costringiamo a voler vivere. Vogliamo così tanto vivere che oltrepassiamo i limiti, andiamo oltre e ancora più in là. Crediamo di poter veder nascere la nostra essenza più pura perché in questo stato d’essere ci sentiamo liberi. E lo siamo, liberi. Dannatamente liberi. Liberi come nei nostri sogni più sfrenati. Padroni del mondo e di noi stessi. Dobbiamo avere il coraggio di essere veritieri in tutte le situazioni: nella costrizione più pura, dovesse accadere; nella tranquilla complessità quotidiana, che ci fa da sfondo. Allora, e solo allora, saremo liberi e sinceramente vivi.
La vita è come un libro, l’unica cosa certa è il titolo, tutto il resto sono solo pagine vuote che ogni giorno con le nostre emozioni riempiamo che ogni sera scriviamo, arriveremo alla conclusione ma saremo ancora incerti sul cosa scrivere nel “riassunto” iniziale.
La Vita non dice nulla, mostra tutto.
Non scoraggiarti nel costatare i tuoi errori: reagisci.
Sempre mi sono chiesta se nella vita sia meglio essere spettatori o salire sul palcoscenico. Mi sono resa conto che attendere è “la procura in foglio bianco della propria vita” consegnata agli altri. Si sa, ognuno di noi è proprietario della propria vita, quindi bisogna trovare le forze che sono dentro noi stessi, come quella spinta provocata da un incontro con l’altro. Un incontro con chi ti propone una sfida a cui tu, liberamente, puoi rispondere “sì”, e quindi fai la mossa, improvvisi e sali sul palcoscenico. Non importa se avrai successo o meno, almeno avrai smesso di essere spettatrice.