Giorgio De Luca – Vita
Per lunghi attimi solo buio intorno, poi… luce, voci, il ritorno alla vita.
Per lunghi attimi solo buio intorno, poi… luce, voci, il ritorno alla vita.
Migliaia di grandi uomini hanno affidato al caso le loro decisioni. Perché non dovrei farlo io, che non sono né grande né uomo?
Ritenta sarai più fortunato: la seconda possibilità è un gratta e vinci. Se hai fortuna vinci, altrimenti hai buttato via i soldi.
E tra botti e scoppi è arrivato un altro anno. Ho bevuto per dimenticare per una sera tutto il male che ho provato durante quest’anno, volevo che per una sera la malinconia si allontanasse da me. Ho bevuto per dimenticare non per cercare di essere migliore. La mezzanotte se n’è andata e con lei anche l’effetto dell’alcol è svanito e mi sono ritrovata da sola seduta su una panchina a fissare un cielo buio a sprazzi coperto dai lampi dei fuochi pensando a te. Scendevano le lacrime e mentre tutti festeggiavano l’arrivo di un nuovo anno io mi sentivo svuotata. Ero la persona più triste del mondo perché sapevo di dover affrontare un altro anno senza di te come tutti i prossimi avvenire.
È meglio essere ricordati che non essere mai nati.
Quante vite ancora devono nascere per dare un senso alla morte?
Non guardo mai dentro alle persone, perché soffro di vertigini.