Anna Maria D’Alò – Vita
La vita è un lungo conto da pagare con la morte. La morte è un invito gratuito alla mensa dell’ignoto.
La vita è un lungo conto da pagare con la morte. La morte è un invito gratuito alla mensa dell’ignoto.
Un libro è un fiore su cui si posano le ali dell’immaginazione per volare con la mente oltre il pensiero.
Nella vita la domanda ti apre l’Infinito, la risposta segna il confine.
Il tempo è come un fiocco di neve, scompare mentre cerchiamo di decidere cosa farne.
Se qualche volta ti senti così triste da maledire la vita, in quel momento stai ignorando l’evento più straordinario dell’universo.
Non puoi ascoltare solo le parole che vuoi udire, ci sono voci che hanno ancora da parlarti, anche se le hai già ascoltate quando erano mute.
Il problema dell’apparenza è che è troppo appariscente. Il problema dell’essenza, è che è troppo essenziale, così essenziale da non aver nessun significato da sola. È proprio il non comprendere e intuire l’essenzialità dell’apparenza, – condizione prima senza la quale non si potrebbe manifestare la vita, e l’essenzialità del pregiudizio, come meccanismo mentale di riduzione della complessità del reale, “essenziale” alla sopravvivenza mentale e quindi fisica dell’individuo – che fa di te e dei tuoi servili e accondiscendenti commentatori dei superficiali, proprio per il fatto di negare stupidamente quella che voi chiamate apparenza, e con questa l’essenzialità stessa dell’apparenza.