Susan Randall – Vita
Tutto passa. Certo che si, per forza, prima o poi passerà, ovvio, arriva la morte e tu ancora aspetti che passi!
Tutto passa. Certo che si, per forza, prima o poi passerà, ovvio, arriva la morte e tu ancora aspetti che passi!
La gravità degli errori lo capisci solamente quanto ti affronti con le persone che non perdonano.
Perché, a volere essere realisti, da cosa dipende il corso degli eventi se non dal caso? Nel turbinio della vita quotidiana il granello di sabbia è l’ago della bilancia. Un chiodino rotola sulla carreggiata. Nostro padre lo pesta con lo pneumatico mentre si reca alla stazione e, dovendo cambiare la gomma, perde il treno. Prende quello seguente e si siede in uno scompartimento.”Biglietto, prego”, dice il controllore. Accidenti, papà ha dimenticato di obliterare il suo. Per fortuna il capotreno è di buon umore e lo invita a sedersi in prima classe, dove sono rimasti dei posti liberi.E in prima classe nostro padre incontra nostra madre.Sorrisi, battute, chiacchiere, allusioni. Nove mesi dopo, eccoci al mondo. Da quel momento in poi, tutto ciò che viviamo nel nostro passaggio su questa terra non sarebbe mai esistito se, quella mattina un chiodo di tre centimetri arrugginito non si fosse trovato in quel posto per puro caso.
I cattivi vivono per mangiare e bere, mentre i buoni mangiano e bevono per vivere.
Non occorre esaltare la vita rincorrendo false illusioni, basterebbe raccogliere il vero senso degli attimi, quando la mente non fa rumore ed ogni suono impercettibile si sente.
La vita è un’ampia tela per dipingere e bisogna metterci tutta la pittura che si può.
Arrakis insegna la mentalità del coltello, tagliare ciò che è incompleto, e dire: “Ora è completo perché finisce qui”.