Sabrina Ducci – Vita
Lascia che il rumore del fiume porti pace nei tuoi pensieri, rallenta il tuo cammino fino a fermarti e osserva: l’acqua fresca e cristallina continua il suo corso e non sarà certo qualche ostacolo che la fermerà!
Lascia che il rumore del fiume porti pace nei tuoi pensieri, rallenta il tuo cammino fino a fermarti e osserva: l’acqua fresca e cristallina continua il suo corso e non sarà certo qualche ostacolo che la fermerà!
Piove, il tempo scorre, come la vita, come la pioggia!
E ad un certo punto della propria vita alcune persone smettono di cercare e prendono ciò che gli capita nemmeno per convenienza ma per la semplice paura di restare soli”
Ama come vorresti che ti amassero, condividi le gioie e i dispiaceri, piangi, confidati, arrabbiati, abbraccia, stringi, bacia, sorridi, trascorri tutto il tempo che puoi con chi ami, perché un giorno potresti rimpiangere di non averlo fatto.
Si hanno due certezze nella vita: la prima è che siamo nati e la seconda è che un giorno moriremo…Tutto cio che sta in mezzo a queste due certezze è la vita…
Tutto ciò che ognuno di noi fa in questa vita è semplicemente relativo ad essa. Quindi paradossalmente non è il caso di perder tempo a chiedersi se ciò che facciamo sia giusto o sbagliato, l’importante è fare perché nell’agire scopriremo le nostre aspirazioni e le nostre felicità nascoste che senza osare, mai avremmo potuto immaginare di avere. Queste una volta scoperte renderanno più intense le nostre giornate e nello stesso tempo più leggere e meno noiose, così, se davvero la nostra vita dovesse finire un attimo dopo il nostro ultimo respiro, l’azione l’ha resa degna d’essere vissuta.A maggior ragione lo stesso discorso vale nel caso in cui noi speriamo che la vita non finisse qui, perché altrimenti sarebbe come sperare di aver vinto una scommessa senza effettivamente avere scommesso. Sicuramente un ipotetico Dio, per il semplice fatto di avere agito, anche se contrariamente alla sua parola, avendo sfruttato il libero arbitrio e la propria intelligenza condannerà meno gli errori da noi commessi rispetto a coloro che non hanno osato, altrimenti sarebbe troppo facile: basta non giocare per essere sicuri di non perdere! Quindi in conclusione penso che questo Dio condannerà più coloro che si sono dimostrati inetti che coloro che hanno errato agendo. E se così non fosse, se riterrà più grave l’aver sbagliato che il non aver agito, penso che ci dovrà perdonare lo stesso perché ciò significherebbe che la logica umana è diversa da quella divina o che questa non può essere, per una nostra limita intelligenza, compresa.
Vorrei che la vita fosse un sogno e la morte un dolce risveglio.