Lailly Daolio – Vita
Chi vomita odio ovunque è vittima di un cuore malato capace solo di portare distruzione laddove vede amore.
Chi vomita odio ovunque è vittima di un cuore malato capace solo di portare distruzione laddove vede amore.
Vago, perso e misero, ricercatore di semplici aspetti ormai svaniti. Ricerca disperata la mia, vorrei un senso, vorrei vedere attraverso questo esistere, i volti… attraverso i quali sguardi riluce la semplicità di un’azione, che magari non ha motivazione di estraniarsi dal bene. Ricerco il mio essere uomo tra questi cocci di speranze, trovando solo maschere che in questa vita illusoria si affinano in anime che credono il loro agire sia giusto, eppure, il contorno, parla solo e in ogni occasione dell’Amore. Lo narra l’uccelletto che dinanzi all’alba gli dedica il suo melodioso canto, come il proclamare della rinascita in tutte le forme viventi, il loro moto è l’amore… non hanno pigrizie, il mare mai ferma il suo ondeggiare, mentre il giorno e la notte s’inseguono in un dolce conseguire. Noi in tutto questo che rappresentiamo? Chi siamo noi? Gli esseri eletti di Dio, i proclamatori di che cosa? Non abbiamo più passato, non abbiamo più nome, crediamo ma forse in realtà non siamo mai esistiti, perché in quella fede noi non figuriamo! Perché in Dio più non confidiamo.
Lavoriamo continuamente per dare forma alla nostra vita, ma copiando nostro malgrado, come un disegno, i lineamenti della persona che siamo e non di quella che ci piacerebbe essere.
Auguro ai miei nonni in cielo tra le anime più belle e più pure, di trascorrere un Natale vicino il Signore che con lui protegga la nostra famiglia e ci dia un sorriso, nel loro ricordo perenne nel nostro cuore.
Quando mi fermo, è perché non ho letto “traguardo”, ma “partenza”, e riprendo fiato.
Abbracciata a pensieri che mi scuotono violentemente.Mi risvegliano i sensi.E alla fine, ricomincio a vivere.
Smetterò di vivere quando non avrò più lacrime per piangere.