Infinito Amore – Vita
Le finestre della vita sono aperte all’amore e con essa andiamo incontro anche alle delusioni, come facciamo a sapere se le persone che incontrano sono giuste o sbagliate? Non lo sapremo mai. La cosa essenziale è amare!
Le finestre della vita sono aperte all’amore e con essa andiamo incontro anche alle delusioni, come facciamo a sapere se le persone che incontrano sono giuste o sbagliate? Non lo sapremo mai. La cosa essenziale è amare!
Il viaggiatore sulla “Via della Vita”alla ricerca solo di luoghi-meta da raggiungere,accumula conoscenza sull’esistenza di:ambientazioni, etnie, culture popolari,sociali e confessioni religiose;Diverse dalla propria e da quelle già conosciute.In questa qualità relazionaleè pago nel dimostrare a sée agli altri il suo sapere.Nell’Animaha la percezione d’Esserdiverso fra le diversità.Il viaggiatore immerso nella “Via della Vita”contempla l’esistenzarmonicafra le diverse spontanee espressioni da lui incontrate,in Comunione Relazionale con il proprio Intimo Cuore.Con questa coscienza(nel dolore e nella gioia)è Consapevole d’Esserespressione del Creato.Nell’Animaha la percezione familiarefra la sua reale natura e le diversità espresse da:ambienti, etnie, culture sociali e confessioni religiose.
Nella vita non bisogna aggiungere… bisogna congiungere!
La vita è solo un’ombra che camminaUn povero attorello sussiegosoChe si dimena sopra un palcoscenicoPer il tempo assegnato alla sua parte-da “Macbeth”
La vita delle persone è come un oggettocostruito alla catena di montaggio.Molti fattori fanno si che quel pezzo sia perfetto,Ma se durante il processo si sbaglia qualcosa,forse, il pezzo potrà ripararsi…Ma non sarà più uguale.
Come si può decidere il giusto se si nascondono i propri errori anche a se stessi?Il temerario sopravvaluta le proprie forze e avanza incauto. Il saggio misura le sue capacità e solo allora si muove.
Il mio sguardo nuovo, su di bianche nuvole, ancora volto su terre non mie. Pesante fardello reca il mio cuore, groppa provata da generosa soma conduce il mio essere a nuove prove, amaro è l’abbandono, non scevro del fiele del ritorno. Arduo è il pensiero che, non rinverdendo il cammino, su impervio e perituro sentier s’addentra.Dell’esser mio ho fatto merce, del valor, soldo, per un sorriso mi son fatto creta, per un bacio arrendevole acqua. Ancor vedo il librarsi del candido cencio e, già il verbo cambia melodia, il desio ancor resiste, forte, bramoso del pugno di natia terra a ricoprir il volto, ormai inane e vuoto, del soffio amoroso si lungo negato.