Silvia Nelli – Vita
Ho conosciuto persone che meritavano di più ma purtroppo ho anche conosciuto persone alle quali non basterebbe l’intera vita per fargli saldare il conto del marcio che hanno seminato.
Ho conosciuto persone che meritavano di più ma purtroppo ho anche conosciuto persone alle quali non basterebbe l’intera vita per fargli saldare il conto del marcio che hanno seminato.
Vorrei prendessi le mie mani e le stringessi forte nelle tue. Guardassi dentro gli occhi miei e sorridessi di fronte alla mia emozione. Vorrei che capissi che non è male che voglio farti, ma rendere i tuoi giorni migliori e mentre te lo spiego vorrei vederti sorridere, con l’aria di chi non capisce ma comprende. Comprende le mie paure, le mie debolezze. Comprende che è solo sicurezza e dolcezza che cerco. Vorrei alzare gli occhi al cielo, fermare le lacrime, i sogni infranti, le delusioni e il vuoto e accendere sorrisi, speranze, gioie e spensieratezza. Vorrei guidare i tuoi passi e rendermi conto che non serve stanno già proseguendo verso me, lenti ma decisi. Vorrei abbracciarti e sentire che unirsi in un corpo a corpo fatto di pelle contro pelle, anima su anima, respiro dentro respiro è ancora la cosa più bella che c’è. Vorrei che mi trovassi in questo angolo di mondo, in questo angolo dove mi sono nascosta così bene da occhi indiscreti che quasi nemmeno io riesco a trovarmi. Vorrei mi trovassi e realizzassi ogni sogno mio, ogni mia aspettativa. Ti aspetto.
La strada è stata la migliore delle insegnanti. Dopo la “scuola” cominciava quella vera, ed eravamo lì a imparare dai più grandi come “arrangiarsi” per tirar su due soldi, oppure a prendere le prime cotte nella triste luce del tramonto spenta tra i palazzi. E ancora a passare la notte a fare ragazzate della peggior specie, per poi correre come dei matti a nascondersi quando l’avevamo fatta grossa. Ognuno di noi è uno stadio dove si gioca la più importante delle partite, quella della vita. E non ci sono bei campi verdi ed illuminati, tifoserie, trofei, televisioni, contratti, modelle e valigette piene di soldi. Non ha importanza quanta gente ci sia o meno sugli spalti a gridare il tuo nome. In palio c’è il rispetto e la dignità, e la vita non aspetta queste boiate.
La vita fa presto a riformare dei vincoli che prendono il posto di quelli da cui ci si sente liberati: qualunque cosa si faccia e ovunque si vada, dei muri ci si levano intorno creati da noi, dapprima riparo e subito prigione.
La vendetta è un piatto che va servito freddo. Personalmente di vendicarmi non me ne può fregar di meno, preferisco sedermi comoda e aspettare che la vita renda piano piano ai mittenti il male fatto agli altri, me compresa. Vendicarsi non serve. Fidati che nella vita prima o poi tutto torna indietro. La vendetta è inutile, ma la giustizia che la vita prima o poi ci rende è fottutamente divina!
Dicono che il mondo è fatto a scale,c’è chi scende e c’è chi sale…Ed io ci credo,perché ogni gradino lo paragonoad ogni anno della nostra vita,l’ultimo che saliremo ci porterà in Paradiso,ma se siamo destinati all’inferno?Bisognerà scendere nuovamente tutti i gradini?E sicuramente ci ritroveremo giù…Ma allora all’inferno ci siamo già?
Chi ha la capacità di osservare la bruttezza, ha anche la capacità di trasformarla in bellezza. E tutta una questione di sfondo.