Emilio Rega – Vita
È come se la vita pretendesse da me un risarcimento di non so quale entità.
È come se la vita pretendesse da me un risarcimento di non so quale entità.
Il miglior maestro non è altro che “danzare” la nostra stessa vita.
Le città come i sogni sono costruite di desideri e di paure.
La vita mi ha insegnato tante cose, da piccola a camminare, poi man mano che crescevo mi ha insegnato che dopo una caduta ci si rialza e anche se le ginocchia sono sbucciate, arrossate, e fanno male, bruciano, non bisogna arrendersi mai; ma affrontare con determinazione la situazione che ci si pone davanti. Con il tempo, mi ha insegnato che non tutto il male vien per nuocere. Le delusioni ci servono per rafforzare il nostro carattere, le nostre debolezze, le nostre insicurezze. Le lacrime, per riscoprirci dentro, per liberare, e sfogare il nostro tormento. Il dolore, ci serve per capire che la felicità sono solo attimi che dobbiamo apprezzare e vivere al meglio. La vita mi sorprende ogni giorno, perché ogni giorno sto imparando ad amarla di più!
Molti non affiderebbero la propria vita a nessuno, solo un pazzo l’affiderebbe a un oggetto. Eppure, con ostinazione e ingenuità, nonostante siano passati secoli, continuiamo a ripetere: “Con il tempo si risolverà”.Un orologio, ci aspettiamo che un orologio possa risolvere i nostri problemi.
Amica, al bivio di separeremo, ma le nostre strade sono parallele, e potremo salutarci dal lato opposto, perché il nostro distacco non sarà mai totale.Se ci saremo l’una per l’altra, amica, non saremo mai sole, e la vita ci sembrerà più facile.
Siamo come pedine in attesa della mossa giusta.