Alexandre Cuissardes – Vita
Dopo aver fatto finta per anni di non vedere, aver fatto finta di non capire, di non sentire, non puoi far finta anche di non saper sparare.
Dopo aver fatto finta per anni di non vedere, aver fatto finta di non capire, di non sentire, non puoi far finta anche di non saper sparare.
Mio caro, dolce Papà, mi hai insegnato a lavorare sodo e onestamente per vivere in modo dignitoso e pienamente consapevole del mio valore di cittadina.L’unica cosa che non mi hai detto è che di lavoro si può anche morire.Il nero della morte troppo spesso si tinge di bianco e in quest’assenza di colore ti ho perso per sempre.
Ma no, pensava il dottore: amare o morire insieme, non vi è altra risorsa. Gli altri son troppo lontani.
Stupisco sempre me stesso. È l’unica cosa che renda la vita degna di essere vissuta.
Ho pagato a caro prezzo ogni mio sconto.
La perdita è sorella della mancanza; l’individuo nasce strutturalmente con una mancanza primordiale e le esperienze di perdita non sono altro che un reiterare l’essenza originaria che ci appartiene da sempre.
Chi ruba sa che corre dei rischi (in Italia pochi). Chi è onesto invece si accorge spesso troppo tardi che corre più rischi di chi ruba.
Mio caro, dolce Papà, mi hai insegnato a lavorare sodo e onestamente per vivere in modo dignitoso e pienamente consapevole del mio valore di cittadina.L’unica cosa che non mi hai detto è che di lavoro si può anche morire.Il nero della morte troppo spesso si tinge di bianco e in quest’assenza di colore ti ho perso per sempre.
Ma no, pensava il dottore: amare o morire insieme, non vi è altra risorsa. Gli altri son troppo lontani.
Stupisco sempre me stesso. È l’unica cosa che renda la vita degna di essere vissuta.
Ho pagato a caro prezzo ogni mio sconto.
La perdita è sorella della mancanza; l’individuo nasce strutturalmente con una mancanza primordiale e le esperienze di perdita non sono altro che un reiterare l’essenza originaria che ci appartiene da sempre.
Chi ruba sa che corre dei rischi (in Italia pochi). Chi è onesto invece si accorge spesso troppo tardi che corre più rischi di chi ruba.
Mio caro, dolce Papà, mi hai insegnato a lavorare sodo e onestamente per vivere in modo dignitoso e pienamente consapevole del mio valore di cittadina.L’unica cosa che non mi hai detto è che di lavoro si può anche morire.Il nero della morte troppo spesso si tinge di bianco e in quest’assenza di colore ti ho perso per sempre.
Ma no, pensava il dottore: amare o morire insieme, non vi è altra risorsa. Gli altri son troppo lontani.
Stupisco sempre me stesso. È l’unica cosa che renda la vita degna di essere vissuta.
Ho pagato a caro prezzo ogni mio sconto.
La perdita è sorella della mancanza; l’individuo nasce strutturalmente con una mancanza primordiale e le esperienze di perdita non sono altro che un reiterare l’essenza originaria che ci appartiene da sempre.
Chi ruba sa che corre dei rischi (in Italia pochi). Chi è onesto invece si accorge spesso troppo tardi che corre più rischi di chi ruba.