Gianluca Menegazzo – Vita
Non mentir di storia ardita, sia essa la storia della tua vita, al sapiente inganno il tuo occhio non mente.
Non mentir di storia ardita, sia essa la storia della tua vita, al sapiente inganno il tuo occhio non mente.
Noi viviamo l’attimo del soffio del vento, del batter d’ali di farfalla, dello splendore di un fiore ricamato di rugiada, del sapore di un bacio rubato. Non viviamo l’eterno di una stella che splende ma resta lontana, di un diamante che brilla ma è sempre gelido, delle catene montuose che sfiorano il cielo ma non l’abbracciano mai. L’eterno è immobile, la vera bellezza è nel tocco fugace dell’arcobaleno che, per un istante, ci abbraccia tra terra e cielo.
Che paradosso la vita: sei l’attore principale, ma non sai come andrà a finire.
Perché è notte, e la vita è troppo corta per sprecarla in sonno, perché di notte le cose assumono più valore, se uscissimo di notte, accidenti! I silenzi sarebbero più intensi, gli sguardi più densi, e le parole avrebbero più peso e tutto ne avrebbe di meno perché è notte!
Ho bisogno di uscire dalle righe per sentirmi in linea con la vita.
Da quando ho escluso dalla mia vita i pesi morti, è diventata più leggera.
Il mare ti dà e ti prende. Ti dà la serenità e ti prende i pensieri.