Gianluca Menegazzo – Vita
Non mentir di storia ardita, sia essa la storia della tua vita, al sapiente inganno il tuo occhio non mente.
Non mentir di storia ardita, sia essa la storia della tua vita, al sapiente inganno il tuo occhio non mente.
La vita a volte è come una sigaretta: giunta alla fine, la getti per terra e la calpesti con vigore.
Accendo il sole per te.E non ti perderò.
L’hanno sprecato come un secchiello pieno di sale buttato nel mare nel tentativo di renderlo più salato.
La coscienza è la sostanza più elastica di questo mondo.
Pareti bianche, soffitto bianco, lenzuola bianche, mia madre mi tiene le mani bagnate di lacrime, le mie amiche piangono fissando il letto. Signore ho solo 15 anni.Eccolo, con il suo giubbotto nero, ha una faccia triste, finalmente quel suo sorriso da duro l’ha perso, sul suo viso gira una lacrima non vorrei morire, vorrei restare con lui, ora è tutto finito mi sento già fredda. L’infermiera mi copre il viso con un lenzuolo. Lui va verso la finestra e grida il mio nome.Ora è tardi mio piccolo grande amore!
Vita mia, non comune la tua sorte, non a tutti gli è dato l’opportunità di chiedersi perché? Trattata come una puttana, volte ti ho ascoltata, a volte, invece, ti ho fatta tacere. Come l’onda del mare, sfrenata nella tempesta e poi la quieta, alla ricerca affannosa di una riva, sulla quale infrangersi, dove poter riposare. Quanti segreti, quante speranze addormentate, quanti velieri affondati per sempre, ma solo a tratti riesco a comprenderti, vita mia.