Federico Cerniglia – Abbandonare
Vagavo per la città, spensierato e con quella grande torre che spiccava nel cielo, adesso è stata sommersa dalle nuvole, e poi quasi come se il sole l’avesse sciolta. Non sono più da quelle parti.
Vagavo per la città, spensierato e con quella grande torre che spiccava nel cielo, adesso è stata sommersa dalle nuvole, e poi quasi come se il sole l’avesse sciolta. Non sono più da quelle parti.
Abbandono. Ci potrei scrivere un libro su di lui e la paura ad esso legata. Ci si impara a convivere, giorni più e giorni meno. I giorni meno fa sempre male, male come la prima volta. Ma poi capisci che non è razionale, che se ti fermi e ci pensi, prende tutto un altro senso. Ma la paura non può essere razionale, altrimenti saremo in grado di controllarla. E allora impari a farla diventare parte di te, a lasciare che ogni tanto ti manchi il respiro e ti giri la testa.
Se mi cerchi solo quando ti fa comodo a te potresti arrivare tardi e non trovare me.
Roberta contava gli strati della sua anima e cercava di mettergli un nome, si rendeva conto del senso di disagio che quella situazione le faceva provare, non accettava le sue incoerenze da persona normale, non accettava di voler stare in quella città e di non sopportarne il rumore, rifiutava di dover sorridere a gente di cui non le importava, a una vita di cui non vedeva il senso, di sentirsi ancora legata ad un uomo che non la accettava così com’era, che cercava di cambiarla, e da quando si erano lasciati le faceva le poste per controllare quanto la carenza di autostima l’avesse modellata secondo i suoi desideri. Si odiava perché lui ci stava riuscendo, se lo figurava in quel buio infernale che ricopriva Roma, a non vedere la strada che percorreva, che sicuramente aveva cercato qualcosa per terra che potesse fare rumore se trascinato o sbattuto contro i cancelli, un suono qualsiasi che coprisse il silenzio di fuori, inaccettabile se sommato a quello che aveva dentro.
Lotto con me stesso dopo essermi perso, e faccio a pugni contro il mondo per riprendere il mio passo.
Certi pensano che bastano poche parole per chiudere un capitolo di vita!Ci vuole di più,…
Dopo di te, il silenzioso rumore del nulla.