Susan Randall – Vita
Ogni istante che ti sfugge è perderlo per tutta la vita. Oscurando la luce dell’anima.
Ogni istante che ti sfugge è perderlo per tutta la vita. Oscurando la luce dell’anima.
La tragedia della vita è ciò che muore dentro un uomo, mentr’egli è ancora vivo.
La vita è fatta di scelte e in questa frase non c’è nulla di rivoluzionario o di speciale. Da quando siamo piccoli siamo costretti ad effettuare scelte giorno dopo giorno, alcune in maniera consapevole altre in maniera inconscia, eppure siamo soggetti a questo ciclo continuo di cambiamenti che la Vita ci propone e che noi dobbiamo affrontare. Anzi è proprio nello scegliere che ribadiamo il concetto di essere liberi, perfettamente consapevoli dei nostri desideri e delle nostre voglie. Facciamo in modo che tutto ruoti intorno alle nostre esigenze e ce la prendiamo ogni volta che qualcuno decide per noi e ci impone scelte che non condividiamo. Sono arrivato ad un punto della mia vita in cui scegliere non è legato solo al capire di cosa ho voglia e fare in modo di ottenerlo, ma è legato al fatto di capire e scegliere che tipo di persona voglio essere e cosa voglio diventare. Io ho scelto di essere felice! Detta così sembra un po’ una banalità, ma è stata la scelta più importante della mia vita. Ho scelto di essere felice a priori andando alla ricerca di quelle cose che mi facessero realmente felice. Non parlo di soddisfazioni, magari date da tutto un contesto di cose che puoi ottenere, parlo della felicità alla stato primordiale. Per arrivare ad essere felice ho dovuto comunque attraversare un percorso ben preciso… quel tipo di percorso che ti rende una persona libera. Un percorso fatto di domande sincere e di risposte precise affrontate con coraggio ed umiltà. Questa libertà mi ha concesso l’opportunità di cercare la mia felicità e con gran sorpresa ho scoperto che la felicità esiste ed è proprio dietro l’angolo, anzi, per essere più precisi, è dentro se stessi. Non è una frase egoistica, né tanto meno ricca di supponenza, è semplicemente una frase che racchiude quello che penso. Per essere felici bisogna essere liberi e per essere liberi bisogna amarsi, avere rispetto di se stessi e darsi l’opportunità di vivere col cuore aperto. Per me è stato così: nel momento in cui ho deciso di aprirmi il mondo, di credere nella felicità e di ricercarla, ma senza il ricatto di ottenerla velocemente, allora, in quel preciso momento, la mia vita è cambiata e ho scoperto cosa vuol dire “felicità”. Nel momento in cui non mi sono vergognato delle mie debolezze, dei miei desideri, delle miei emozioni, ho cominciato a vivere. È una condizione particolare, a volte pensi di essere scemo, a volte ti prendi troppo sul serio, altre invece ti fai tenerezza ed in alcuni casi compassione, ma in ognuno di questi stati dell’essere, ti senti sempre fiero di essere te stesso. Posso dire con certezza che nel momento in cui ho tolto le mie maschere e ho deciso di vivere per quello che sono, con i miei limiti e le mie insicurezze ho riscoperto il sentimento di cui ho più stima in assoluto e che ho sempre ricercato: l’Amore, e da quel momento la mia vita ha preso un’altra piega, un altro corso, qualcosa di unico e inesplorato, un viaggio che non avevo mai fatto, una musica che non avevo mai ascoltato, un’emozione così grande che diventa difficile contenerla. Ho scelto di fare questo viaggio e di affrontarlo con tutto me stesso, perché è solo così che so vivere, intensamente, senza dimenticare ciò che sono stato, ma guardando sempre sinceramente cosa voglio essere e cosa voglio vivere. Inizia qui il mio viaggio più bello ed intenso che abbia mai compiuto e non vedo l’ora di scoprire questo tragitto giorno dopo giorno, con la speranza che possa durare in eterno. Tutti desiderano sognare e sperare: io ci sto riuscendo, ed è un’emozione unica.
Come uno sconosciuto, il giorno che verrà si presenta in un filo di luce mattutina e, quando ormai, è diventato un vecchio amico, saluta tutti, scomparendo nella notte, tra le stelle.
I ricchi non possono vivere su un’isola circondata da un oceano di povertà. Noi respiriamo tutti la stessa aria. Bisogna dare a tutti una possibilità.
Le “guerre” della vita ti cambiano, ti aprono gli occhi e spesso ti chiudono il cuore. Non puoi raccontare alcune cose, la gente spesso non capisce e giudica piuttosto che ascoltare o semplicemente guardare oltre lo sguardo. E allora passi per quella scontrosa, fredda o solitaria, quando in verità sei quella che ha più bisogno di tutti.
“Voglio sposare una ragazza” dissi loro “in modo da poter riposare la mia anima insieme con lei finché entrambi non diventeremo vecchi. Non si può andare avanti continuamente… tutta questa frenesia e questo saltar qua e là. Dobbiamo arrivare in qualche punto, trovare qualcosa”.