Alexandre Cuissardes – Vita
Sopravvivere è un mestiere duro, sottovivere ancora peggio.
Sopravvivere è un mestiere duro, sottovivere ancora peggio.
Ma sono di questo genere, proprio, per me, quelle Furie che agitano quelli che declamano, quando proclamano: “Queste mie ferite le ho subite per la libertà della repubblica, questo mio occhio l’ho perduto per voi. Datemi una guida, che mi guidi dai miei figli, che ci ho i tendini tagliati, che non mi tengono su il corpo”. Che sono cose che si potrebbero sopportare, se ci potessero aprire una via, per quelli che si avviano verso l’eloquenza. Ma con dei contenuti tanto sballati, con delle frasi che fanno tanto chiasso per così niente, ci guadagnano soltanto questo, quelli, che ci arrivano nei tribunali, che si trovano come sbarcati sopra un altro pianeta.
E riesci a colmare l’inesorabile tempo in un minuto l’universo e tutto ciò che è in esso sarà tuo.
Dove c’è sincerità c’è rispetto. Dove c’è rispetto c’è sincerità. Dove c’è falsità non ci sarà mai nessun legame.
Quello che non ho è quel che non mi manca.
Ci sono ferite che il tempo non guarisce.
Non ci so stare dove sento dentro me prevalere il disagio. Non ci so stare dove so che non sono accettata per quello che semplicemente sono. Non ci so stare alla convenienza e alla classica frase: “Ma adesso funziona così”! No! Per me funzionerà sempre e solo come decido io! Almeno nella mia di vita!