Giorgio Caproni – Vita
Ah, giovinezza, come fu fragile il vento, fra i rami, della tua voce.
Ah, giovinezza, come fu fragile il vento, fra i rami, della tua voce.
Strana la gente, passa la prima metà della vita a costruirsi prigioni in cui passerà tristemente la seconda metà della vita.
La strada che percorriamo non è sempre asfaltata, spesso è piena di sassi e buche, ma questo non ci impedisce di arrivare a destinazione. Così è la vita, se trovi un ostacolo hai due possibilità: lo salti oppure lo aggiri, in ogni caso non ti fermi.
Per me, la vita è un giorno, uno solo, dall’alba al tramonto, e amen.
“Certe notti iniziano solamente quando spegni la luce. In quel momento in cui abbassi” le difese “e la tua testa, che pensavi di avere chiuso a chiave, viene scassinata per bene. Ci sono pensieri che non sono contenti se non si portano via tutto. Ci sono notti che non hanno un interruttore, purtroppo.”
Disse il castoro al frassino: “la bara me la fò da solo”.
Vivere significa sporcarsi le mani. Vivere significa buttarsi con coraggio. Vivere significa cadere e sbattere il muso. Vivere significa andare al di là di voi stessi tra le stelle. Noi possiamo trasformare la disperazione in speranza, e questa è una magia. Possiamo asciugare le lacrime e sostituirle con sorrisi. Molti di noi cercano se stessi qui, alla luce. Non troverete quello che cercate. Dovete mettervi carponi dentro, dove qualche volta c’è un buio spaventoso, e scoprire cose meravigliose su voi stessi.