Lucia Mencacci – Vita
Dovrebbero darci un “libretto di istruzioni” alla nascita, magari ridurremmo il margine dei nostri errori in questa vita.
Dovrebbero darci un “libretto di istruzioni” alla nascita, magari ridurremmo il margine dei nostri errori in questa vita.
È meglio annegare in un mare di lacrime che soffocare nel proprio dolore.
Nella “moderna” cultura del presente, l’essere mortale deve portarsi il cielo sulle spalle.
La solitudine è l’incapacità di colorare il silenzio.
Gli istanti, i giorni, gli anni che passano, granelli di sabbia di una clessidra… scorrono uno alla volta, senza poter risalire… cadono lenti ma passano veloci, ogni granello merita importanza perché ormai fa parte di noi, il tempo non si può fermare, è una qualità che non ci è stata data… abbiamo però la capacità di vivere.
Nella mia vita non cancellerò mai l’attimo in cui ci siamo conosciuti.
Non ogni lavoro è ugualmente valido nella edificazione della persona e della società, ma soltanto quel lavoro che corrisponde alla vocazione personale di ciascuno e alla superiore economia della società.