Lucia Mencacci – Vita
Dovrebbero darci un “libretto di istruzioni” alla nascita, magari ridurremmo il margine dei nostri errori in questa vita.
Dovrebbero darci un “libretto di istruzioni” alla nascita, magari ridurremmo il margine dei nostri errori in questa vita.
Facciamo a meno malvolentieri di abitudini in apparenza insignificanti, però avvertiamo dolorosamente una simile rinuncia solo nei casi importanti.
La vita è una continua danza in punta di piedi sull’orlo del precipizio.
I giornalisti di Studio Aperto sono come i dentisti: speculano sul dolore della gente.
Emozione è: perdersi nell’immensità del mare e pensare che di fronte, nell’infinità dello spazio, ci sia una persona che provi le tue stesse emozioni; sentire le mani rugose dei tuoi nonni che ti regalano l’affetto e l’amore di una carezza; vedere per la prima volta una lacrima rigare il viso di tuo padre e non capire il perché; chiudere gli occhi tra la gente e, percependo il battito del cuore, capire di essere ancora vivi; sentire il Natale con l’innocenza e le speranze di un bambino; comprendere che in certi istanti la solitudine sia l’unico amico che possa accompagnarti; imparare a camminare, pensando che un giorno si possa insegnare a correre. Molte emozioni sono nel passato, ma è bello pensare che oggi sia il passato di domani!
Non dare spiegazioni di tutto ciò che sono e faccio… è in assoluto la cosa che preferisco.
Io sono tra tutti il meno adatto a sopportare il respiro pesante di questa inspiegabile vita.