La vita è lunga e voglio raccontare di me stessa, raccontare di quello che probabilmente nessuno mi racconterà mai. La mia storia. Senza aggiunte, ma anche senza detrazioni. Scrivere senza pretendere nulla. Da nessuno. Scrivere solo la mia voce.
Nella vita si nasce Bambi, e si muore cervi.
Trova sempre una scusa per brindare.
Meglio fuggire che trasformarsi in pelouche.
Il problema è che le persone pensano sempre che tu sia ciò che manifesti d’essere. Niente di più sbagliato. Posso apparti calma quando dentro mi scoppia una tempesta, sorridente quando il cuore è alla ricerca di fazzoletti, felice quando tutto va a pezzi, indifferente alla tua presenza quando vorrei stringerti da spezzarti il fiato.
Nessuno insegna la presenza della magia, che è l’irrompere del mistero nella vita di ciascuno. Nessuno insegna i cammini degli elfi e delle fate nei boschi. Nessuno insegna ad abbracciare un albero. Nessuno sa indicare una rotta. Non perché si debba seguire, ma perché almeno si possa scorgere un’idea da un’altra strada intrapresa per caso. O il cui senso è segreto e tale deve restare.
Saremo sempre dei piccoli borghesi fintantoché continueremo a considerare intelligenti solo coloro che la pensano come noi.