Elisa Cassinelli – Vita
La vita è come un immenso cielo: forse a forza di guardare in su, qualche stella la troveremo.
La vita è come un immenso cielo: forse a forza di guardare in su, qualche stella la troveremo.
Mi piace molto pensare e assai poco credere. Amo arrivarci da solo alle cose. Non mi piacciono le verità preconfezionate. Amo conoscere e capire gli altri ed evito di giudicarli. Apprezzo chi “è” ed evito chi “ha”. Sono tollerante e rispettoso con tutti, salvo che con gli intolleranti ed arroganti, quelli che hanno sempre la “loro” verità in tasca e la vogliono imporre agli altri. Amo il destino che ciascuno di noi si costruisce ogni giorno con i propri pensieri e le proprie scelte. Amo il mio cuore che danza con gioia al ritmo della vita. Che intuisce oggi ciò che la ragione capirà domani.
È come se il tempo si fosse fermato e avesse deciso di prendermi in giro tornando indietro… ora sono qui con la speranza che scorra più velocemente.
Io ho sette vite: quella che mi attribuiscono gli altri; quella che confondo con la mia vita; quella delle delusioni; quella dei successi; quella delle sconfitte; quella in cui mi sento morto; infine, la vita vera, quella che mi vede risorgere per sei volte e mi fa capire che, in fondo, tutte quelle cadute mi fanno sentire ancora più vivo.
La vita promette e poi spesso nega, in un continuo gioco capriccioso – e talvolta crudele – che comunemente chiamiamo “destino”. Tuttavia, sa anche regalare sogni inaspettati, nei quali mai avremmo osato neppure sperare.
La tasca è stato uno dei primi istinti dell’umanità ed è stata usata per molti anni prima che la razza umana avesse dei pantaloni su sui cucirla; la faretra per le frecce è un esempio e la sacca del canguro è un altro.
Le cose più belle della vita si provano si sentano e la maggior parte di loro non si vedono.