Alessandro Canella – Vita
Possiamo vivere senza guardare in faccia nessuno, ma non possiamo vivere senza guardare in faccia noi stessi.
Possiamo vivere senza guardare in faccia nessuno, ma non possiamo vivere senza guardare in faccia noi stessi.
Spesso dobbiamo fare delle scelte che possono cambiarci la vita.
Con i mattoni si possono costruire molte cose, ma conta il materiale che fa da collagene. Solo se è resistente la costruzione rimane solida, altrimenti crolla tutto!
Siamo marinai partiti migliaia di anni fa da una lontana sponda per raggiungere, attraversando un immenso oceano, la spiaggia della conoscenza. Con il ricambio generazionale, poco per volta, ci arriveremo. Noi siamo solo un piccolo tratto di quel viaggio e probabilmente non faremo parte della spedizione finale che approderà, ma ciascuno di noi contribuisce, procreando, all’avanzata di questa nave. La partecipazione è universale: non occorre essere geni, è sufficiente averli.
La libertà è come l’aria, l’apprezziamo quando comincia a mancare. Lo stesso vale per la satire.
La fortuna fa come il baro nel giuoco: fa vincere qualche volta per allettare.
Il viandante che beve del suo vino, ebbro sarà del suo lungo pellegrinare, avrà lingua sciolta alla parola ed un caldo sorriso a illuminargli il volto. Non tema il viandante che ha ceduto alla tentazione di bere del suo vino, la vigna inneggia a chi trova gioia nel proprio operato, e seppur voce giungesse nel dire, che il suo parlare è frutto del troppo bere, sappia chi ascolta che del proprio vino beve solo il vignaiolo che riconosce sana la pianta che ne ha maturato il frutto. Torni al suo pellegrinare il viandante che non ha ceduto nel bere il suo vino, convinto non era della bontà della sua pianta, molta strada ancora dovrà fare, ma non disperi il cammino di ogni uomo è unico, come unico è l’essere a cui apparteniamo.