Charles Bukowski – Vita
Passai accanto a duecento persone e non riuscii a vedere un solo essere umano.
Passai accanto a duecento persone e non riuscii a vedere un solo essere umano.
Sei sempre stato fermo sulla tua tomba e hai visto molta gente passare, hai parlato con pensieri di altri e hai avuto da litigare con i tuoi, alcuni li hai lasciati andare, non facevano per te, altri li hai osservati a lungo per poi decidere quale sarebbe dovuto essere il loro destino, altri li hai catturati e li hai chiusi in dodici lucchetti per la paura che ti abbandonassero lasciandoti nudo in quel campo di battaglia nel quale ti trovi ancora ora. Hai conosciuto molta gente, molta gente ti ha colpito, molta gente hai visto andare via, perdersi nei posti che non avrebbero fatto per te, hai provato a fare capire, molti sono tornati a mani vuote, delusi, forse hanno capito che avrebbero dovuto ascoltarti, altri chissà quando torneranno e se lo faranno.
Che fine ha fatto la semplicità? Sembriamo tutti messi su un palcoscenico e ci sentiamo…
Pensiamo troppo e sentiamo troppo poco. Più che di macchine abbiamo bisogno di umanità. Più che di intelligenza abbiamo bisogno di dolcezza e bontà.
Capita a molti uomini di giungere al termine della loro esistenza senza essersi mai accorti di aver vissuto tra le stelle.
La mia vita in questo periodo è come un cielo in tempesta, come una bufera che non ha tregua che passa portando con se ogni speranza, i miei occhi non sorridono più, non è facile guardare al domani con ottimismo perché il presente è come una terra che frana sotto i miei piedi, ma il mio cuore cosi triste trova la felicità solo grazie a te. Sei un soffio di serenità, un battito di libertà che mi fa volare in un mondo dove l’amore è in grado di battere sempre e oltrepassa le distanze, resisterà contro ogni avversità.
Perché non lasci perdere? Per quale ragione devi rubare di continuo?Il mondo mi deve alcune cose. Ecco tutto.