Carlos Ruiz Zafón – Vita
Potrei dirle che è malato di cuore ma in realtà sta morendo di solitudine. I ricordi non lasciano scampo.
Potrei dirle che è malato di cuore ma in realtà sta morendo di solitudine. I ricordi non lasciano scampo.
Io non abito il mondo è il mondo ad abitare me. Io non tendo le mie braccia verso esso, cerco il punto giusto dove esso le tende a me. Io non cerco le persone, aspetto che loro mi camminino incontro e scelgo se proseguire accanto ad esse. Un tratto, una viaggio, un giorno o una vita non conta. Conta che posso scegliere con chi camminare e se non posso scegliere preferisco un cammino solitario a quello di convenienza.
Vivi oggi, guarda il futuro, impara dal tuo passato.
Stropicciai la malinconianutrendomi di versi e sonettie m’arrampicai alla poesiainebriandomi d’estasi.
Nulla avrà mai una fine assoluta. Tra le viscere resterà sempre un coccio di quel rapporto consumato male, anche quando poi male non farà più.
Non sono nato solo per vivere, per morire, per essere solo, o non. Ma sono venuto al mondo anche per amare ed essere amato.
Le due parole più antiche e più brevi sono: “si e no”, ma sono quelle che richiedono più attenzione, valutazione e riflessione.