Stefano Giuliano – Vita
Vivere ogni giorno, senza rimpianti, serve solo a non provare dolore, ma senza dolore non si impara a vivere.
Vivere ogni giorno, senza rimpianti, serve solo a non provare dolore, ma senza dolore non si impara a vivere.
Due parole. Giusto per uscire da un casino e infilarsi in un altro. Due parole, tipo “Ti amo”, dette controvoglia alla persona sbagliata o alla persona giusta che in quel momento non ne ha voglia. Due parole che possono pesare come due macigni rotti di cui ci si dimentica l’inevitabilità dei conseguenti sassolini. Due parole, le giuste due. Quelle che chiudono un discorso che non avrebbe meritato di essere stato aperto. Due parole per prendere le distanze dalle circostanze. Due parole per uscire da un tamponamento a catena, appiedato, e guarda un po’, solo sulle tue gambe. Il problema è che quelle due parole non escono mai al momento giusto. Ti tempestano i rimorsi e i rimpianti perché non sono state tempestive. Si ricomincia, signori, con poca sintesi e molta enfasi quando le due parole si moltiplicano. A questo punto, giustappunto, è meglio andare a capo. A capo di una situazione imbizzarrita ma non imbrigliabile. A capo e sul dorso di una vita che si rivela un cavallo di razza tanto più è incrociata. Un cavallo a un crocevia. Questa è la soluzione. Un cavallo piazzato improvvisamente spiazzato da tutte quelle croci che se ne vanno via. Due parole: “Vado via”. Mi correggo: “Forse torno”.
Sono nato sotto una cattiva stella. Il sole.
Violente forme di invidia e cattiveria dilagano. Solo la morte le può fermare. Io auguro a tutti che Dio provveda prima possibile! Che Dio ce ne liberi!
La vita è paragonabile a una festa a sorpresa. Puoi addobbarti quanto vuoi per sorprendere gli invitati ma, quando ti darà appuntamento, non sarai mai vestita con l’abito appropriato al tema della festa.
Ti diranno sempre cosa devi fare, ma mai come.
In che mondo viviamo? In un mondo fatto di sogni, per sopravvivere all’amaro della della vita, e alla sua verità!