Maria Pia Isgrò – Vita
Nel vocabolario della nostra vita non deve esistere la parola arrendere.
Nel vocabolario della nostra vita non deve esistere la parola arrendere.
Passiamo molto tempo a cercare le chiavi più perfette per aprire le porte più impensate. Mentre lo facciamotrascuriamo anche noi stessi e spesso ci passano sotto gli occhi le chiavi più giuste che non torneranno più.
Le pistole non sono legali; i cappi cedono; il gas puzza da morire; tanto vale vivere.
Mi piacciono le persone che non cambiano, quelle persone che incontri dopo tanto tempo e sono ancora così, non sono cambiate di una virgola, mi piacciono le persone sfacciate, quelle che non hanno peli sulla lingua e non si fanno problemi davanti a nessuno… mi piacciono le persone timide, quelle che sanno di poter arrossire da un momento all’altro ma capiscono che non hanno niente da perdere, mi piacciono le persone insicure, quelle piene di dubbi che ti massacrano di domande qualsiasi cosa tu gli dica e quelle che non sanno mai se la scelta che stanno per fare è giusta per loro stessi o no, mi piacciono le persone fragili, quelle che se hanno un problema e sanno chi sei che lo dicono senza scrupoli anche se sanno che li imbarazzeranno molto, mi piacciono quelle persone che si arrabbiano per qualunque cosa tu gli dica perché ti fanno capire che ci tengono a te, mi piacciono le persone che si vergognano dei loro difetti ma imparano a conviverci, senza mascherarli, solo accettandoli… e amo tutte le persone che te li mostrano perché sanno benissimo che tu li accetteresti e faresti lo stesso con loro… mostra i tuoi difetti e se qualcuno li osserverà e sarà capace di accettarli, potranno diventare pregi!
Ogni essere umano, nel corso della propria esistenza, può adottare due atteggiamenti: costruire o piantare. I costruttori possono passare anni impegnati nel loro compito, ma presto o tardi concludono quello che stavano facendo. Allora si fermano, e restano lì, limitati dalle loro stesse pareti. Quando la costruzione è finita, la vita perde di significato. Quelli che piantano soffrono con le tempeste e le stagioni, raramente riposano. Ma, al contrario di un edificio, il giardino non cessa mai di crescere. Esso richiede l’attenzione del giardiniere, ma, nello stesso tempo, gli permette di vivere come in una grande avventura.I giardinieri sapranno sempre riconoscersi l’un l’altro, perché nella storia di ogni pianta c’è la crescita della Terra intera.
Ho dimenticato la password della mia adolescenza…
Non facciamo altro che lamentarci della nostra vita. La viviamo in modo indifferente, piuttosto che cercare un motivo per essere felice ne troviamo mille per complicarcela e sentirci tristi. Basta. Dobbiamo pensare positivo, goderci la vita al massimo, coglierne ogni suo lato positivo. Viviamo come se avessimo tante vite, come se non ci rendessimo conto che la vita, invece, è una sola. Quante occasioni ci facciamo sfuggire di mano perché pensiamo troppo alle conseguenze? Già, a volte pensiamo troppo poco e a volte troppo. Quanti “ma”, “se”, “forse”. Il cuore dice di fare una cosa? E facciamola! Magari sarà anche la scelta sbagliata, ma un giorno non rimpiangeremo di averla fatta, anzi, saremo felici di averci almeno provato.