Virginia Woolf – Vita
La bellezza del mondo ha due tagli, uno di gioia, l’altro d’angoscia, e taglia in due il cuore.
La bellezza del mondo ha due tagli, uno di gioia, l’altro d’angoscia, e taglia in due il cuore.
Come avrei potuto essere diversa?Dovevo essere più egoista, più testarda, più ribelle? Sono stata troppo condiscendente, troppo disponibile ad accontentare gli uomini della mia vita?Sono una donna fallita o una serva obbediente? In quanto donna, potevo essere accettata solo come figlia, moglie, o vedova, a meno che ovviamente non avessi preso i voti. E io sono stata anche figlia, moglie e vedova, ma anche amante.Il mio amante è morto da tempo, e ora sento che tocca a me. Scrivo queste righe per i miei figli, sperando che possano capire.All’inizio avevo una vita normale, ma la famiglia reale ha posto tali ostacoli sul mio cammino che fatico ancora a riprendermi. Come avrei potuto essere diversa? È questo il dilemma della Mia vita.
Le persone spesso pensano che tutto gli sia dovuto. Non è così. Se anche solo un gesto può essere importante per te, ti devi ricordare che può esserlo altrettanto per gli altri. Quindi prima di pretendere si deve imparare a dare.
La “Saggezza delle parole”, non son altro che l’Ombra dell’Azione in Luce.
“Viaggiare” assume nella vita molti aspetti, fin dalla tenera età lo si fa con i pensieri, giocando, poi si passa ad un’età dove i viaggi molto spesso hanno un arrivo inaspettato arrivando all’età dove viaggiare significa togliersi di dosso la propria identità e non lasciar più spazio ai pensieri, significa partire lasciandosi dietro i dolori e salutando le luci a volte troppo forti, portandosi dietro solo la felicità che un amore può dare.
Senza i colori non esiste la vita.
Gli occhi sono solo uno strumento passivo. Essi trasmettono al cuore una luce, e il cuore la incornicia in modi del tutto originali. È poi compito della mente comunicare ciò agli occhi e attraverso la visione traspare la bellezza. Sembra, dunque, che non si possa vivere senza occhi non perché non si potrebbe percepire l’ambiente circostante, ma perché non si potrebbe giudicarlo.La paura dell’uomo non consiste nel non poter vedere, ma nell’essere cieco di per sé e muto di fronte alla vita.